CULT è un circolo nato per dare un contributo alla crescita culturale e civile della nostra città. Siamo una comunità di giovani impegnati nella promozione della socialità, del mutualismo, della cittadinanza attiva, che vede nella cultura, in ogni sua forma, uno dei pilastri fondanti di una società pluralista e realmente democratica. Nella nostra città troppo spesso mancano spazi (fisici e non) in cui coltivare idee, incontrarsi, discutere, partecipare: attraverso la realizzazione di eventi, iniziative culturali, progetti artistici e altro ancora, CULT vuole essere un laboratorio di partecipazione e aggregazione immateriale ancor prima che reale.

Ci siamo incontrati all’ARCI provenendo da strade diverse. Alcuni frequentavano già associazioni e realtà sociali, tanti di noi hanno iniziato il loro attivismo con l’esperienza del servizio civile, altri con organizzazioni studentesche e battaglie sull’ambiente, femminismo, antirazzismo, antimafia sociale. Tutte e tutti accomunati dall’essere giovani, non tanto come elemento generazionale, piuttosto come elemento esistenziale, fatto di precarietà di vita, di incertezza rispetto al futuro, presi dal desiderio di voler fare qualcosa per la nostra città, per cambiare questo modello economico e sociale ingiusto e per realizzare spazi di partecipazione, creatività e ascolto. 

CULT vuole essere un’associazione apartitica e aconfessionale, orizzontale, aperta a tutte e tutti, in cui ogni socio o socia può concorrere in prima persona ai processi decisionali e sentirsi non solo formalmente ma anche sostanzialmente proprietario dell’associazione a tutti gli effetti. Pensiamo che il welfare universale sia la base dell'uguaglianza e della cittadinanza. Collaboriamo con diverse realtà attive nella nostra città: insieme a queste vogliamo lottare per un futuro diverso, manifestando il nostro dissenso e formulando insieme nuove proposte per cambiare questo modello di sviluppo insostenibile e ingiusto.

Siamo CULT perché la cultura è l’elemento essenziale per creare una società più giusta, perché la cultura è musica, incontro, ascolto, orizzontalità. Perché la cultura emancipa. Perché la possibilità di partecipare a concerti, eventi musicali, artistici, cinematografici, teatrali deve essere accessibile, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali. Per noi la conoscenza e la cultura sono beni comuni: sosteniamo il diritto all’accesso universale ai saperi, in quanto motori di un nuovo modello di sviluppo democratico e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.

Nel nostro logo c’è un’ape, simbolo di operosità e del lavoro di squadra. I nostri colori (il rosso e il giallo) sono quelli della Sicilia: essi rappresentano la volontà di valorizzare il nostro territorio. Abbiamo deciso, infatti, di organizzare il nostro primo evento pubblico, a cui ne sono seguiti altri, al Bastione degli Infetti, antico forte cinquecentesco, simbolo di partecipazione e cittadinanza attiva volta alla valorizzazione di un bene comune. Tutto questo grazie all’impegno delle cittadine e dei cittadini del quartiere che si sono impegnati a restituire lo spazio alla città.